vUotO = aMOre

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In questi giorni di scollamento dalla realtà, dove per realtà intendo quella oggettiva e razionale, riesco ad immergermi in questioni concrete come il riflesso assurdo che l’egoismo dei geni ha: l’amore.

Ho divorato decine di libri imperniati su storie d’amore struggenti e centinaia di poesie grondanti di sentimento liquido ma, alla fine di ogni lettura, per quanto diversa fosse dalle precedenti, avevo la stessa medesima sensazione: incompletezza. Ho rovistato a fondo dentro di me alla ricerca del perché di questo sentore e, solo oggi che mi avverto più individuo e meno totalità, ne capisco la provenienza: le storie d’amore non parlano d’amore ma solo delle sue manifestazioni. Fare una pazzia, uccidere, uccidersi e viaggiare per tutto il mondo sono solo alcune prove della presenza dell’amore ma, ad un attento sguardo che cinga da vicino la questione, non danno alcuna definizione del sentimento in sé. Troppe volte, in risposta alla domanda “cos’è l’amore?” ho sentito rispondere “l’amore è quando…”. Ebbene, sono stufo! Ditemi cos’è l’amore senza usare le sue manifestazioni! Non ditemi che l’alcool è la sbornia, perché non è così!

Basta!..ditemi che non è nient’altro che il lazzo a tempo determinato con cui i nostri geni garantiscono cure parentali ai loro post-cessori fintanto che essi stessi non saranno in grado di riprodursi a loro volta, ditemi che è un vestito che facciamo indossare a chi potrebbe portarlo bene e che lentamente si consuma mostrandoci le vere forme di chi ci sta davanti…

Ditemi qualcosa, ma basta con queste spiegazioni legate agli effetti!

Basta!

Una risposta »

  1. Bravo, finalmente, pensavo di essere l’unico al mondo a pensarla così. Probabilmente l’amore è solo una parola astratta, che come le parole astratte non si può spiegare se non con metafore. Nessuno è mai riuscito a dire in una poesia cos’è l’amore, ma solo le sue conseguenze.

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